Lauda-Centro Attività Musicali Aureliano

Lauda

Lauda (2003-2016)

Su testo di Elio Pecora
versione per coro misto
Il brano è stato composto per il Coro Femminile Aureliano nel 2003, ed è dedicato a Bruna Liguori Valenti. Nel 2016 è stata realizzata la versione per coro misto, in occasione della “Quinta Rassegna Compositori viventi - Speciale Giovanni Guaccero”.
Suggestione principale del brano è l’omonima poesia di Elio Pecora, la cui chiara strutturazione tripartita viene trasformata e “scomposta” in un gioco di riflessioni e rifrazioni in cui sono le singole frasi o addirittura singole parole a riempire di senso lo sviluppo temporale della composizione. Così le diverse progressioni ternarie (“notte”, “alba”, “giorni” oppure “mi salva”, “torna”, “accompagna”) emergono da un magma sonoro che - quasi rappresentazione di una dimensione inconscia - proietta verso l’esterno il nostro bisogno di “contatto” e di amore, che si materializza nella sua forma più alta attraverso il potere, la forza e il calore della “parola” (Ti parlo, sei l’amico / che comprende, accompagna). 
  
Lauda  (testo di Elio Pecora)
 
Nel cavo della  notte
la paura m'assale,
ogni varco svanisce,
ogni speranza è persa.
Ti cerco  sei la mano
che mi ferma,  mi salva.
 
Dal balcone dell'alba
vedo alzarsi una luce,
si sciolgono dall'ombra
l'aria, l'erbe, gli uccelli.
Ti chiamo, nel tuo nome,
è la vita che torna.
 
Dai giorni del rumore,
dalla città confusa,
nel mio continuo andare
volgo a te la mia voce.
Ti parlo, sei l'amico
che comprende, accompagna.