La luna di Kiev-Centro Attività Musicali Aureliano

La luna di Kiev

 

  Ascolta il brano eseguito dal Coro Seraphicum

 
La_luna_di_Kiev.mp3

La poesia “La luna di Kiev”,di Gianni Rodari, tratta dalla raccolta “Filastrocche in cielo e in terra”, è il testo poetico del brano musicale, concepito per coro di voci bianche ad una sola voce, messa a sua volta in rilievo dalla parte in contrappunto del pianoforte e dagli interventi delle percussioni.

Nell'elaborazione del pezzo, ho giocato sull'alternanza di due sezioni: la prima, in maggiore, è piùmeditativa e sognante, come l'espressione incantata di un bambino che si pone domande osservando la realtà che lo circonda: “ Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma...chissà se è la stessa o soltanto sua sorella...”; la seconda sezione, in modo minore, si contrappone decisamente alla prima, con un carattere più incisivo, vivace ed entrate più serrate, per sottolineare la risposta della luna che ribatte indispettita: “Ma son sempre quella...non sono mica un berretto da notte sulla tua testa!” La luna prosegue il discorso, ricordando il suo ruolo e privilegio di illuminare tutta la terra, dall'India al Perù; a questo punto vi è una breve reiterazione del verso “dall'India al Perù”; essa introduce e dà risalto alla parte successiva e finale, che dal minore passa al rassicurante modo maggiore. Qui la luna rivela la sua funzione unificatrice, ovvero quella di illuminare, con i suoi raggi, il mondo intero.